Era la culla di un turismo elitario e sofisticato e il punto d’incontro tra trasgressione e dolce vita. Di lei hanno scritto e si sono innamorati Goethe, Maupassant, Nietzesche e il Re d’Inghilterra Edoardo VII. Inevitabile dunque, data la bellezza e lo stile di vita proposto, che Taormina diventasse una destinazione di fama internazionale. Se non l’avete ancora vista snobbarla è reato ma l’importante è arrivare preparati alla battaglia con flotte di turisti in infradito e canotte e cercare di non intristirsi al cospetto degli infiniti negozietti di souvenir. Per il resto Taormina è – per luce, cromie e posizione – assolutamente straordinaria ed oltre all’Isola Bella, Castelmola e l’affascinante storia scandita dal susseguirsi di civiltà antiche seguite dai diktat dei tiranni di Siracusa passando per il dominio arabo, svevo e francese fino al ritorno dei Borboni, lo spettacolo che si cristallizza nella memoria è la visita al teatro greco con panorami sul mare e sull’Etna.