Dopo aver trascorso qualche ora nella Valle dei Templi – uno delle grandi meraviglie della Sicilia – proseguite in direzione Sciacca e da lì nell’entroterra fino a raggiungere il punto in cui sorgeva la città vecchia di Gibellina distrutta dal terremoto del Belice nel 1968. Perché il mondo non dimenticasse la tragedia, il grande artista Alberto Burri cementificò le macerie creando – tra il 1984 e il 1989 – un potente esempio di “Landscape Art” conosciuta come il “Grande Cretto”. L’opera di 8000 metri quadrati è stata completata solo nell’Ottobre 2015 e si presenta come una serie di monumentali e metafisiche fratture di cemento s’un terreno piagato dal dolore della perdita. Imperdibile e struggente.